Piange la mia anima – donare una voce ai bambini che non ne hanno

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Illustrazione: Jochen Gasser, Bressanone

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Per quale motivo i bambini, vittime di violenza, talvolta tendono a minimizzarla, a ignorarla persino o a non riconoscere neppure la violenza come tale e per quale motivo i bambini colpiti si attribuiscono la colpa di comportamenti negativi della persona di riferimento.

Per quale motivo i bambini che sperimentano violenza tra membri della famiglia, spesso cercano di assumere responsabilità nei settori più disparati.

Cosa succede se il bambino sperimenta violenza nella sua famiglia?

Se il bambino ha una persona di riferimento della quale non percepisce realmente l’amore e dalla quale non ottiene alcuna sensazione di sicurezza, non verrà soddisfatta la sua esigenza fondamentale di affetto e fiducia (caratteristiche che distinguono abitualmente legami di questo tipo). Bambini che crescono in un ambiente negativo, si legano pertanto anche ad una persona di riferimento violenta. La grande paura di un bambino sta, infatti, nella perdita di una persona di riferimento importante.

Cosa significa violenza assistita?

La violenza assistita è la forma di violenza psicologica in cui un individuo è testimone di atti violenti contro persone care. Nel caso di violenza domestica, si definisce violenza assistita, quella in cui i bambini sono testimoni di atti violenti esercitati contro membri della famiglia.

Cosa succede nella psiche di un bambino che sperimenta violenza?

S’impone una premessa: come si sentirà un adulto oggetto di maltrattamenti o abuso? Starà male, non si sentirà a proprio agio, avvertirà le più svariate emozioni negative. Sarà triste, furente, bloccato, impaurito, talvolta letteralmente irrigidito.

La funzione delle emozioni

Il bambino stabilisce delle relazioni sin dalla prima infanzia. Poi, poco a poco, comincia a differenziarsi nella personalità, a percepirsi personalmente, a sviluppare il proprio metodo di esprimersi. In tal modo si sviluppa anche il suo stile proprio di gestire le relazioni nel corso del tempo. A partire dal momento in cui il bambino viene riconosciuto e accettato nella sua individualità, imparerà anche ad amare da parte sua.

Quando le donne sono vittime di violenza da parte del partner ne sono sempre colpiti anche i bambini.

Quando le donne sono vittime della violenza del partner, ne sono colpiti sempre anche i bambini: siano essi testimoni impotenti della situazione di violenza, sia che la madre sia psichicamente e fisicamente tanto indebolita da non potersi più curare di loro come sarebbe necessario.

Quali esigenze ha un bambino vittima di violenza assistita?

Innanzitutto va garantita la protezione e la sicurezza anche per la madre, sia a livello emozionale che a livello di ambiente. I bambini hanno bisogno di diversi mesi per “staccarsi” emozionalmente dalla violenza assistita e orientarsi nella situazione.

Essere testimoni di violenza contro la madre non significa solamente vivere singoli atti di violenza.

Essere testimoni di violenza contro la madre non significa solamente vivere singoli atti di violenza, ma anche apprendere il rapporto tra i sessi quale rapporto di predominio tra i genitori, che corrisponde in grado elevato alla norma sociale.

Motivo per cui i bambini, vittime di violenza, non parlano delle loro esperienze e non chiedono aiuto.

Dipenderà spesso dall’ambiente familiare in cui il bambino cresce, se un giovane svilupperà più tardi un comportamento autolesivo o aggressivo.

Per quale motivo, per un bambino, la violenza sul proprio corpo non è assolutamente meno dolorosa della violenza usata su un’altra persona?

I bambini non „si abituano“ sostanzialmente alla violenza.

Esposti continuativamente ad episodi di violenza diretta o assistita, subiscono danni sempre più gravi.

Spesso i bambini vogliono intervenire durante l’atto violento, nel tentativo di proteggere la madre, i fratelli/sorelle. In tal modo subiscono direttamente la violenza.

Si sentono responsabili e sviluppano sensi di colpa per non essere in grado di aiutare la mamma e cercano, dunque, spesso in se stessi e in un proprio comportamento errato, la responsabilità dell’esplosione di violenza.

Situazioni di negligenza o addirittura di maltrattamento fanno scattare nel bambino forte stress con effetti diretti sullo sviluppo fisico e psichico.

Queste deviazioni dello sviluppo si spiegano dal punto di vista della psicologia evolutiva: si tratta di strategie di adattamento per sopravvivere. A lungo termine, generano serie difficoltà nel bambino.

Per quale motivo i bambini, vittime di violenza, non vengono perlopiù visti come tali, ma presentano un atteggiamento particolarmente forte e sicuro?

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